Parma, 17 giugno 2025 - La ricercatrice dell’Università di Parma Alessia Ferrari, specializzata nell’ingegneria delle acque, è una delle sei vincitrici della XXIII edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “For Women in Science” Young Talents Italia.

Le altre cinque vincitrici sono Sara Bagnoli (Scuola Normale Superiore di Pisa), Chiara Cattaneo (IRCCS Ospedale San Raffaele) Philippa Cole (Università di Milano-Bicocca), Alexa Guglielmelli (Università della Calabria) e Linda Paternò (Scuola Superiore Sant’Anna).

In Italia, dal 2002 al 2023, il programma “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza” ha assegnato ogni anno 6 borse di studio del valore di 20 mila euro. A partire dalla XXII edizione italiana, in accordo con la giuria, le borse di studio sono diventate dei veri e propri Premi con l’obiettivo di coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici e avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio che le candidate potrebbero ottenere.

Un’apertura che vuole dare un segnale: un supporto per giovani ricercatrici che potranno portare avanti la propria attività di ricerca e il proprio progetto di studio in Italia. Il bando di questa edizione ha raccolto oltre seicento candidature.

Il Premio ha ottenuto per la prima volta il patrocinio da parte del Comune di Milano. Durante la cerimonia a Milano sono intervenuti anche Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, Alessandro Fermi, Assessore all'Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, Ninell Sobiecka, Presidente e AD di L’Oréal Italia e Francesca La Rovere della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.

 

ALESSIA FERRARI

Biografia: le ricerche di Alessia Ferrari si concentrano sullo sviluppo e l’applicazione di modelli per simulare le alluvioni e gestire il rischio idraulico. 35 anni, si è laureata con lode in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio all’Università di Parma nel 2014. Nel 2018 ha conseguito sempre all’Università di Parma il dottorato di ricerca in Ingegneria Civile e Architettura con una tesi sullo sviluppo e l’applicazione di modelli numerici per la modellazione di piene fluviali e alluvioni. Dopo un post-doc come assegnista di ricerca è attualmente ricercatrice e docente al Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Conduce studi inerenti allo sviluppo di modelli numerici per la propagazione delle piene, la ricostruzione di eventi alluvionali, la caratterizzazione di eventi idrologici e la modellazione di scenari di allagamento indotti da crolli arginali. Ha presentato i risultati delle sue ricerche in congressi nazionali ed internazionali, ed è autrice di articoli scientifici pubblicati su importanti riviste del settore. Nel 2023 ha ricevuto il Premio Evangelista Torricelli.

La ricerca: il progetto Modellazione ad alta risoluzione delle inondazioni in aree urbane utilizzando proiezioni climatiche si propone di sviluppare una procedura per valutare gli impatti di scenari climatici futuri e individuare le aree che potranno essere maggiormente interessate da alluvioni nei prossimi 20-100 anni. Lo studio sarà condotto su un’area pilota e comprenderà anche la ricostruzione di eventi di piena recenti. Nel progetto si utilizzeranno proiezioni climatiche in grado di prevedere le precipitazioni del futuro in funzione di diversi scenari climatici, e un modello idraulico parallelo in grado di riprodurre la propagazione delle piene nei fiumi e nelle aree urbane, quando queste si allagano, garantendo un’elevata risoluzione spaziale. Questo modello numerico consentirà di simulare eventi di piena che durano alcuni giorni in poche ore di calcolo. Nonostante le incertezze tipiche delle proiezioni climatiche, la possibilità di ricavare indicazioni utili sulle aree più interessate contribuirà a comprendere le variazioni della pericolosità idraulica rispetto alla situazione attuale.
 

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