Parma, 14 settembre 2018 - Muner cresce. La Motorvehicle University of Emilia-Romagna, il corso di laurea internazionale sull’automotive avviato nel 2017 per la formazione dei super ingegneri di domani, registra per il nuovo anno accademico richieste di iscrizioni da numerosi Paesi europei, oltre all’immatricolazione già avvenuta di 15 ragazzi al di fuori del Vecchio Continente. E adesso punta anche agli Stati Uniti, in particolare alla California, dove il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme ad Andrea Pontremoli, Ceo di Dallara e Presidente dell’Associazione Muner, l’hanno presentata alla Silicon Valley.In un incontro organizzato nella sede del Consolato italiano a San Francisco, grazie alla collaborazione con il Console generale Lorenzo Ortona, erano presenti una delegazione dell’Unione europea, invitati selezionati fra le università della Bay Area, a partire dalla prestigiosa Stanford, imprese innovative, investitori, oltre a professori e ricercatori universitari italiani d’America della ISSNAF, l’associazione che affianca università e centri di ricerca dell’Emilia-Romagna nel tenere i contatti e stringere accordi con i principali partner americani. A intervenire anche il prof. Alberto Broggi, docente dell’Università di Parma e fondatore di VisLab, lo spin off dell’Ateneo che ha progettato il veicolo con guida autonoma, acquistato nel 2015 dal Gruppo statunitense Ambarella.Promossa dalla Regione, l’Associazione Muner vede insieme marchi emiliano-romagnoli celebri nel mondo come Ferrari, Lamborghini, Dallara, Ducati, HaasF1Team, HPE COXA, Magneti Marelli, Maserati, Pagani, Scuderia Toro Rosso e le quattro Università regionali (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma). Davvero un corso di laurea unico al mondo, in grado di mettere insieme teoria e pratica in anni di studio nei quali alternare le aule universitarie con l’esperienza diretta all’interno di case motoristiche perno della Motor Valley dell’Emilia-Romagna e ai vertici dei mercati e delle competizioni internazionali. Il percorso e gli iscrittiLa partenza ravvicinata ha portato lo scorso anno, il primo, a 65 studenti iscritti italiani. Da subito si sono contraddistinti per la loro forte motivazione. Tutti hanno portato a termine il primo anno di studi in modo eccellente, superando a pieno gli esami previsti e dimostrando interesse anche per le attività extracurriculari intraprese, prima fra tutte "Il Motore Ferrari", attività laboratoriale svolta allo stabilimento Ferrari di Maranello.I 6 Master che compongono il programma Muner offrono allo studente l’opportunità di trasformare il sapere accademico in sapere industriale passando dai banchi universitari alle officine meccaniche e ai centri del design industriale e dell’arredo di lusso. Per questo nuovo anno accademico 2018-2019 è previsto un incremento degli studenti iscritti. Sono già arrivate oltre 90 domande di candidati europei, 80 provenienti dall'Italia e le altre da Repubblica Ceca, Belgio, Bulgaria, Polonia, Romania, Spagna, Germania, Malta e Grecia. Accanto ai candidati europei, risultano già immatricolati altri 15 studenti provenienti da India (5), Colombia (2), Egitto (2), Iran (2), Malesia, Turchia, Pakistan, Cina. E i numeri complessivi sono destinati a salire, perché nelle prossime settimane sarà pubblicato un secondo bando d'ammissione che permetterà a tutti gli interessati di candidarsi entro la fine di dicembre 2018.Le attività di promozione all’esteroLa Regione, nell’ambito della sua promozione internazionale, ha organizzato eventi di presentazione di Muner a Bruxelles, New York e Tel Aviv, a cui ora si aggiunge San Francisco e la Silicon Valley, dove nascono molte delle principali innovazioni dell’automotive. Della delegazione presente in California, oltre al presidente Bonaccini, all’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, e al presidente Pontremoli, fanno parte Umberto Tossini, capo delle risorse umane di Lamborghini, Rosa Grimaldi, delegata all’Imprenditorialità dell’Università di Bologna, Beatrice Fraboni, delegata alle Relazioni internazionali con gli Usa dell’Università di Bologna, Enrico Sangiorgi, Prorettore alla didattica - Università di Bologna, e Francesco Leali, docente di Metodi di progettazione per l'ingegneria industriale all’Università di Modena e Reggio Emilia.