Parma, 16 aprile 2018 – Ottimi riscontri all’Università di Parma per la ventunesima edizione di Evostar, conferenza europea sul Calcolo evolutivo e le sue applicazioni, che si è svolta dal 4 al 6 aprile nella Sede Centrale dell'Ateneo organizzata dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo e da SPECIES, Società per lo sviluppo del Calcolo Evolutivo in Europa e dintorni.L'evento, cui hanno partecipato circa 160 ricercatori, ha confermato la vitalità del settore in Europa e l'interesse per l'evento della comunità che rappresenta a partire dal 1998, anno in cui fu organizzato per la prima volta nell'ambito delle attività di EvoNet, la rete di eccellenza UE che di fatto ha consentito, fra il 1997 e il 2003, la creazione, più che il consolidamento, della comunità scientifica europea nel settore.Da questo punto di vista, ci sono due aspetti non trascurabili che vale la pena sottolineare.Il primo riguarda il numero significativo di partecipanti che si sono iscritti anche senza avere un lavoro da presentare alla conferenza. Il secondo la presenza costante, durante tutti i tre giorni, della grandissima maggioranza degli iscritti, a dimostrazione di come Evostar sia l'espressione di una comunità di ricerca che in esso si riconosce e lo sostiene come importante momento di incontro e discussione.Nonostante il carattere prevalentemente europeo della conferenza, i partecipanti rappresentavano tutti i continenti a eccezione dell'Africa (Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Cile i paesi di provenienza più lontani).Diversi i momenti significativi. Tra questi si possono evidenziare:- le due relazioni invitate (tenute da Una May O'Reilly, docente del Massachusetts Institute of Technology, e da Penousal Machado, dell'Università di Coimbra) che hanno fatto un’ampia panoramica sulle applicazioni del calcolo evolutivo a due temi di notevole rilevanza: la sicurezza informatica, per le ovvie implicazioni per la società che anche il recente "scandalo Facebook" ha evidenziato, e l'uso di strumenti informatici per la generazione di opere d'arte, che sottolinea l'apertura della comunità anche verso ambiti non strettamente tecnologici, oltre all'ampiezza dello spettro delle applicazioni degli algoritmi evolutivi;- la tavola rotonda su Genetic Programming in the Era of Deep Learning Networks, in cui alcuni fra i maggiori esperti di Programmazione Genetica (Wolfgang Banzhaf, Una May O'Reilly, Penousal Machado e Sebastian Risi) si sono "contrapposti" a Marco Gori (Università di Siena), uno dei pionieri della ricerca sulle reti neurali in Italia e recente autore di un originale libro sul Machine Learning;- la consegna del premio "alla carriera" per il contributo al settore, quest'anno assegnato a Sara Silva dell'Università di Lisbona;- la premiazione degli 11 outstanding students selezionati sulla base di criteri di rilevanza e qualità del lavoro che hanno presentato: fra questi anche Laura Sani, studentessa del secondo anno del dottorato in Tecnologie dell'Informazione dell’Università di Parma.