Lunedi 17 marzo 2025 alle ore 17.30, presso l’Aula dei Filosofi in Sede Centrale dell’Università, i Docenti dell’area della Rappresentazione e del Rilievo dell’Architettura della città del Dipartimento di Ingegneria e Architettura organizzano un incontro con Aldo Colonetti per riflettere sulla città, il progetto e la rappresentazione.

La città al centro, dove ciascuno di noi è abitante nella propria specificità. Dove le “cose” si trasformano in oggetti, dove le immagini e le parole rappresentano il nostro dizionario, la nostra mappa di orientamento.

Alla luce di queste riflessioni, è necessario riprendere alcuni concetti di Gillo Dorfles, triestino come Rogers, coetanei e amici fin dall’infanzia, riprendendo alcuni suoi programmi di ricerca, in particolare: “Artificio e Natura”, “Intervallo Perduto” e “Nuovi Riti Nuovi Miti”.

Progettare oggi, significa essere all’altezza di una “rappresentazione progettuale” che non perda mai di vista la finalità di ogni azione all’interno di una comunità, e che sia in grado di raccordare, sempre, il “particolare” con l’”universale”.

Oggi, più di ieri, perché è sempre in agguato la possibilità di conoscere il mondo, che abbiamo intorno a noi, attraverso la velocità dei mezzi di comunicazione a disposizione.

Come affermava Walter Gropius, “gli specialisti sono persone che ripetono sempre gli stessi errori”.

 

L’incontro, introdotto dal Prof. Paolo Giandebiaggi, sarà discusso dalla Prof.ssa Ornella Zerlenga (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Presidentessa dell’Unione Italiana per il Disegno (UID).

 

Note biografiche

Aldo Colonetti, filosofo, ha studiato con Gillo Dorfles ed Enzo Paci, storico e teorico dell’arte, del design e dell’architettura. Dal 1985 al 2013, Direttore Scientifico IED (Istituto Europeo Design), dal 2014, professore di chiara fama al Politecnico di Milano, Facoltà di Design. Direttore della rivista “Ottagono” (1991-2014), ha fatto parte del Comitato Scientifico della Triennale di Milano, (2002-2006); del Comitato Presidenza ADI, (1991-1992;1998-2002); del Consiglio Nazionale del design-MiBACT (2008-2011).

Autore di saggi, curatore di mostre e iniziative culturali, in Italia e all’Estero; le ultime in ordine di tempo: “La logica dell’approssimazione, nell’arte e nella vita” (con Gillo Dorfles), XXI Triennale di Milano, 2016; ”Giò Ponti, l’infinito blù”, Triennale di Milano 2017; ”Epoca Fiorucci”, Cà Pesaro, Venezia, 2018; ”Bauhaus 100”, Macerata, 2019; “Pianeta città”, con Italo Rota, Lucca, 2022, Milano, 2023; ”Gianni Sassi, Gioia e Rivoluzione“, ADI Design Museum, 2025; “Pier Luigi Cerri. Pensare oltre”, Fondazione Cini, Venezia, 2025. Collabora con il “Corriere della Sera”, “La Lettura”, “ArteDossier”; dal 2004 fa parte dell’Advisor Board della “Fondazione 3M”, della Fondazione “Gualtiero Marchesi”, del Comitato Scientifico di IN/ARCH (Istituto Nazionale di Architettura). Dal 2013, membro del CDA della “Fondazione Ragghianti”, Lucca; dal 2015, fa parte del CDA “Fondazione Henraux”, del Comitato Scientifico Alta Formazione “Luigi Veronelli”, presso Fondazione Cini di Venezia, e dell’”Associazione Gillo Dorfles”. Inoltre, è Direttore Scientifico della Fondazione” Scholl of Sustainability” di Mario Cucinella.

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