Parma, 3 ottobre 2017 – Paolo Andrei sarà il nuovo Rettore dell’Università di Parma, in base ai risultati del secondo turno di votazioni per le elezioni del Rettoreche si è chiuso oggi alle 17.30. Paolo Andrei ha infatti ottenuto 593 voti, superando così il quorum che era di 460 voti (maggioranza assoluta dei votanti).

Di seguito i risultati ufficiali della votazione, resi noti al termine dello scrutinio dal Decano dei Professori, prof. Bruno Adorni:

  • aventi diritto al voto: 1.832
  • votanti: 1.449 (79%)
  • quorum da raggiungere: 460
     
  • Paolo Andrei:                593 voti
  • Saverio Bettuzzi:           270 voti
  • Schede bianche:            43
  • Schede nulle:                57      

La non corrispondenza tra votanti e voti espressi è dovuta al fatto che il voto del personale tecnico amministrativo è calcolato nella misura del 15%.

Paolo Andrei, ordinario di Economia aziendale presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali,  è stato quindi proclamato nuovo Rettore dell’Ateneo dal Decano prof. Adorni per il sessennio 2017-2023.

Il Decano Bruno Adorni, dopo aver proclamato il nuovo Rettore, gli ha formulato con calore «i migliori auguri di un buon lavoro, perché credo ne abbia bisogno».  

Il nuovo Rettore Paolo Andrei ha quindi preso la parola, ringraziando tutte le persone che hanno partecipato al voto, gli altri candidati, alcuni dei quali presenti in Aula Magna al momento della proclamazione, gli studenti, il personale tecnico amministrativo e tutti i colleghi «che hanno dimostrato il desiderio di cambiamento e di voler andare avanti nel migliore dei modi. Non credo nell’uomo forte con la bacchetta magica – ha quindi proseguito Paolo Andrei – ma credo che ciascuno di noi debba metterci tutto l’entusiasmo che può, che si debbano creare le condizioni di lavoro più adeguate perché ciascuno possa dare il meglio di sé. Da parte mia assicuro che al primo posto ci saranno la dignità e il rispetto delle persone e delle idee». Ha quindi concluso con un invito a «dimostrare l’orgoglio di far parte di questa Università, un’istituzione che merita il meglio di noi stessi, e guardare avanti con la fiducia di chi sa di poter fare un grande lavoro per i nostri studenti, per la società in cui siamo e per l’avanzamento della conoscenza e della ricerca».   

La nomina ufficiale avverrà successivamente con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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