Parma, 11 gennaio 2018 - É possibile iscriversi e partecipare liberamente a specifiche lezioni di due moduli del Corso di perfezionamento “Cambiamento climatico - opzioni di adattamento” dell’Università di Parma: si tratta dei moduli Sistemi Urbani Sistemi produttivi e infrastruttureLe lezioni, in programma al Campus Scienze e Tecnologie dell’Ateneo, rispondono alle esigenze di aggiornamento e qualificazione professionale dei laureati, in particolare dei dipendenti di Enti e Società pubbliche fra cui Regioni, Protezione Civile, Comuni, Consorzi di bonifica, Agenzie regionali, Utilities e dei professionisti e dipendenti di società e imprese private.

Modulo Sistemi Urbani
I Sistemi Urbani, come tutti gli ambienti altamente infrastrutturati, sono molto esposti agli effetti del cambiamento climatico. Fenomeni estremi quali ad esempio ondate di calore e inondazioni possono essere attenuati da un lato con politiche di mitigazione e dall’altro con azioni concrete di adattamento. Queste ultime richiedono l’integrazione di conoscenze scientifiche e di capacità gestionali che consentano di affrontare congiuntamente i problemi della salute e della sicurezza dei residenti.

Le lezioni di questo modulo integrano la nuova realtà del cambiamento climatico nella progettualità degli spazi aperti dell’intera città e delle singole sue parti, la cui principale responsabilità è assegnata ai Comuni. Saranno discusse comparativamente con una visione multidisciplinare le soluzioni di adattamento già adottate da molte città, soprattutto straniere, e saranno presentate le modalità pratiche di realizzazione di strumenti innovativi quali ad esempio le mappe per il rischio da isola di calore.

Le lezioni in programma, partendo dalla fisica del cambiamento climatico nelle aree urbane e dalle sue macroscopiche implicazioni (es. isole di calore urbano), trattano prioritariamente le tecniche di adattamento attraverso le Nature Based Solutions, tecniche che acquisiscono sempre maggior importanza anche alla luce della riformulazione dei PAES in Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC).

La città di Parma sarà usata come caso di studio per valutare l’incidenza dell’impermeabilizzazione del suolo sulla temperatura superficiale degli edifici residenziali e sul correlato rischio per le fasce più fragili della popolazione residente. Con la mappatura termica si possono identificare gli hot spot urbani che potrebbero beneficiare maggiormente dalle azioni di adattamento.

Modulo Sistemi produttivi e infrastrutture
Il cambiamento climatico si manifesta con eventi estremi o catastrofici, quali inondazioni, allagamenti, ondate di calore o di gelo, siccità, trombe d’aria, che generano danni particolarmente forti nei territori molto infrastrutturati quali i sistemi urbani, i siti produttivi e gli impianti industriali, con effetti negativi sulla produzione e sul business aziendale.

Le lezioni tenute da Alessandro Bosso, Francesca Poli e Tommaso Musner (ERVET) introdurranno in primo luogo alla identificazione e valutazione degli impatti del cambiamento climatico nel settore industriale, declinando i danni e i rischi climatici sotto diversi aspetti dell’attività d’impresa: produzione, logistica, filiera, infrastrutture, ecc.

La complessità degli effetti del cambiamento climatico in ciascuno di questi ambiti aziendali può essere affrontata solamente attraverso una pianificazione mirata, che può essere condotta sia a scala di stabilimento che di cluster. Quest’ultimo comprende un’area industriale nel suo complesso o, in alternativa, una intera filiera produttiva le cui peculiarità vengono analizzate col cosiddetto approccio di cluster. Con tale l’approccio la scala territoriale di analisi si amplia affidando un ruolo strategico alla governance del processo di pianificazione di cui verranno analizzate le diverse tipologie di portatori di interesse, i ruoli e le opportunità di collaborazione tra pubblico e privato.

Verranno specificamente analizzate e descritte possibili misure a scala aziendale e di area, che supportino le aziende nel processo di adattamento al contesto climatico ed ambientale, e che consentano ai loro processi produttivi di diventare maggiormente resilienti al cambiamento climatico, e quindi di limitare i danni derivanti dagli eventi estremi.

Le lezioni sono corredate da casi studio reali, buone pratiche e strumenti operativi testati nell’ambito di progetti sperimentali. Per dare l’opportunità ai partecipanti di affinare una propria metodologia di analisi e poter definire in autonomia le soluzioni più adatte al proprio contesto di provenienza, il modulo si concluderà con un workshop che prenderà in esame un caso pratico su cui proporre soluzioni per l’adattamento climatico.

Le lezioni tenute da Gianluca Zanichelli (AIPo) si basano sul dato di fatto per cui nel passato recente il nostro territorio è stato investito da eventi meteorologici la cui entità e frequenza dimostrano il cambiamento climatico in atto. In questo nuovo scenario risulta necessario un approfondimento sull’adeguatezza delle opere di difesa attiva esistenti (es. casse di espansione), di diversa configurazione ed epoca, e sulle regole della loro gestione, anche grazie all’integrazione con sempre più affidabili sistemi di previsione in tempo reale.


Il corso di perfezionamento “Cambiamento climatico – opzioni di adattamento” è istituito dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma e organizzato dal Centro Acque d’Ateneo (eu.watercenter) in collaborazione con Università degli Studi di Brescia, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, CNR-Istituto di Biometeorologia, Agenzia Regionale Per l’Ambiente e l’Energia-ARPAE Regione Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del Distretto Idrografico del Fiume Po, Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia e Consorzio Canale Emiliano Romagnolo di Bologna.

Il progetto, realizzato da Silvano Pecora (ARPAE, Servizio Idro-Meteo-Clima), Francesco Puma e Stefano Tibaldi (eu.watercenter), Renzo Valloni, Pierluigi Viaroli e Michele Zazzi (Università di Parma), si inserisce nell’ambito dell’educazione continua in un’ottica di miglioramento permanente. Si tratta di una proposta formativa di eccellenza, prima e unica nella regione medio-padana, tesa a individuare soluzioni pratiche di adattamento al cambiamento climatico in atto.

Informazioni:
Segreteria CPCC
Centro Acque-eu.watercenter Università di Parma
Tel. 0521.906550, e-mail euwatercenter@unipr.it

Modificato il